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Nomenclatura e Caratteristiche
 
 

Saxifragaceae
Saxifraga callosa Sm. subsp. callosa

Riferimenti bibliografici:
Coll. Dried Pl. 3: t. 63 (1791)

Nota Checklist: Saxifraga australis Moric. is poorly differentiated from S. callosa s.str.
Entità presente in
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp

Per dettagli vedi la distribuzione regionale.

 
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SINONIMI
Saxifraga lingulata Bellardi
Saxifraga callosa Smith subsp. lantoscana (Boiss. & Reut.) Arcang.
Saxifraga callosa Sm. var. australis (Moric.) Webb
Saxifraga australis Moric.

RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Saxifraga callosa Sm. subsp. callosa

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 2017-2019
Saxifraga callosa Sm.
Vol. 1 pg. 983 key 4-450
Saxifraga callosa Sm. subsp. callosa
Vol. 1 pg. 983 key 4-450
Saxifraga callosa Sm. subsp. australis (Moric.) Pignatti
Vol. 1 pg. 983 key 4-450

"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Saxifraga callosa Sm. subsp. callosa
pg. 159 riga 39

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Saxifraga lingulata Bellardi
Vol. 1 pg. 529
Saxifraga lingulata Bellardi subsp. lantoscana (Boiss. et Reuter) Arcang.
Vol. 1 pg. 529
Saxifraga lingulata Bellardi subsp. lingulata
Vol. 1 pg. 529
Saxifraga lingulata Bellardi subsp. australis (Moric.) Pign.
Vol. 1 pg. 529

"Flora Alpina", D.Aeschimann & al., 2004
Saxifraga callosa Sm.
Vol. 1 pg. 698

"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Saxifraga lingulata Bell. γ australis Moric.
Vol. 1 pg. 705
Saxifraga lingulata Bell. β lantoscana Boiss. et R.
Vol. 1 pg. 705
Saxifraga lingulata Bell.
Vol. 1 pg. 705

NOMI ITALIANI
Sassifraga meridionale


ETIMOLOGIA
Saxifraga: [Saxifragaceae] da sáxum sasso e da frángo rompere, spaccare: poiché le piante di questo genere crescono spesso su rocce, dove riescono a insinuare le radici anche in piccole fessure e a spezzare crescendo le pietre. Un'altra interpretazione fa riferimento ai calcoli renali che queste erbe riuscirebbero a sbriciolare
callosa: calloso, dalla pelle indurita, coriaceo:
(Acacia/ Rubus) per le callosità presenti sui rami
(Achyronia/ Aspalathus/ Paraspalathus) con riferimento alle stipole
(Acaliyha/ Ricinocarpus, Actinidia, Alsophila/ Cyathea, Betula, Bulbophyllum, Capparis, Carvia/ Ruellia/ Strobilanthes, Cheiranthus/ Heliophila, Clusia, Conyza, Coreopsis, Crataegus, Ficus, Gratiola, Lithospermum/ Moltkia, Philodendron, Photinia/ Pourthiaea/ Pyrus, Plinia, Saxifraga/ Evaiezoa, Stachyurus) con riferimento alle foglie
(Ageratum/ Alomia, Aspilia/ Wedelia) per il callo alla base degli acheni
(Agrostophyllum/ Appendicula/ Podochilus) per il callo tricarenato alla base del labello
(Alangium) per l’epicarpo coriaceo
(Arundinaria/ Chimonobambusa/ Chimonocalamus/ Sinobambusa) per la base callosa del picciolo
(Aspidium/ Cyclosorus/ Dryopteris/ Nephrodium/ Pneumatopteris/ Thelypteris) per la fronda membranacea
(Avena/ Melica/ Schizachne/ Schizachne purpurascens subsp./ Schizachne purpurascens var.) con riferimento ai fiori delle spighette
(Begonia) per le callosità all’apice dei piccioli e alla base della foglia
(Brachyotum, Eriocaulon, Florestina/ Othake/ Palafoxia/ Polypteris/ Stevia, Gagea/ Gagea minima var./ Ornithogalum, Gelasia/ Podospermum/ Scorzonera, Luzula, Phylica/ Trichocephalus/ Tylanthus, Plantago) per l’apice calloso della foglia
(Calanthe/ Limodorum/ Phaius, Camarotis/ Cleisostoma/ Micropera/ Sarcanthus, Pleurothalis) per i due tubercoli callosi sul labello
(Catasetum/ Myanthus) per il tubercolo calloso vicino la base del labello
(Chamaemelum/ Tripleurospermum) per gli apici mucronati e callosi delle lacinie
(Cnicus) per la presenza di un callo sotto la punta spinosa delle brattee che circondano il ricettacolo
(Collinsia) per le callosità su labbro inferiore
(Corybas/ Corysanthes) per le striature callose sul labello
(Cuphea) per le due nervature dorsali del calice che terminano come due callosità libere
(Cuscuta) per il calice carnoso
(Cycorium) per la gibbosità callosa alla base delle brattee interne della calatide
(Deckera/ Helminthia, Lactuca/ Prenanthes, Quercus) per i denti callosi delle foglie
(Demorchis/ Gastrodia) per il callo sulla superficie interna dei sepali laterali
(Dianthus) per il margine calloso delle foglie inferiori
(Dolichos) con riferimento al ricettacolo
(Eria, Mallola/ Robiquetia, Octomeria, Pachygenium/ Pelexia, Sobralia) per il callo alla base del labello
(Euphrasia) per i margini callosi della foglia
(Euosma/ Logania/ Orianthera) per la base callosa dei lobi della corolla
(Festuca/ Festuca ovina subsp., Oxodium/ Peltobryon/ Piper/ Schilleria) per le due callosità alla base della foglia
(Gigantochloa) per la scaglia callosa da un lato dell’apice della guaina fogliare
(Haemanthus) per le rosse e spesse brattee, lucide e consistenti, che circondano l’infiorescenza
(Heliotropium) con riferimento al fusto
(Hibiscus) per la base callosa dell’involucro
(Lilium) con riferimento al pedicello
(Lisianthius) con riferimento al picciolo
(Marsdenia, Pandaca/ Tabernaemontana) per l’anello calloso nella fauce della corolla
(Mimosa/ Mimosa dolens subsp.) per la base callosa dei piccioli
(Panicum) per la ligula membranacea
(Plagiogyria) per la callosità rotonda alla base delle pinnule
(Poa) per la base ispessita della foglia
(Pteronia) per l’apice calloso delle brattee dell’involucro
(Rumex/ Rumex patentia var.) per i tubercoli callosi sulla valva maggiore, di cui uno grande, prominente e ovato, gli altri piccoli
(Sabia) per le cinque prominenti ghiandole indurite su un lato del disco
(Senecio) per le spesse e succulente foglie
(Solanum) per il pericarpo molto spesso e i frutti duri quando secchi
(Spiraea) per le callosità ai due lati della base del picciolo
(Turnera) con riferimento ai filamenti
(Viola) per i margini calloso-serrati delle foglie
(Vitis) per i minuscoli dentelli callosi


TASSONOMIA FILOGENETICA
 
Magnoliophyta 
 
Eudicotiledoni 
 
 
Ordine
Saxifragales Bercht. & J.Presl 
Famiglia
Saxifragaceae' Juss.
Tribù
Saxifrageae 
Genere
Saxifraga L.

Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine       Saxifraganae Reveal
Ordine                Saxifragales Bercht. & J. Presl
Famiglia             Saxifragaceae Juss.


Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine                Saxifragales Bercht. & J. Presl
Famiglia             Saxifragaceae Juss.





LINK AD ALTRI REPERTORI ESTERNI

FORMA BIOLOGICA
Ch pulv - Camefite pulvinate. Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con portamento a cuscinetto.

TIPO COROLOGICO
Orof. SW-Europ. - Orofita sudovest-europea, con areale gravitante specialmente sulla Penisola Iberica (talora anche Massiccio Centrale); rara o mancante nei Balcani.

ESOTICITÀ
Entità indigena

PROTEZIONE
Entità protetta a livello nazionale.
  

UTILIZZI
 
  Entità officinale
Entità officinale


Pianta vascolare con fiori e semi (Angiospermae). Colori dominanti del perianzio:
bianco


SEMI ED ALTRE UNITÀ PRIMARIE DI DISPERSIONE

Il frutto è una capsula setticida, castana, subglobosa, di circa 4-5 mm, con numerosi semi, di circa 1-1,2 x 0,4 mm, brunastri, con micropapille e tubercoli.
ROSETTE FOGLIARI

Foglie basali in rosette, coriacee, col lembo lineare o spatolato, stretto e allungato (2-8 cm), caratteristicamente punteggiate sul bordo da secrezioni bianche di carbonato di calcio che imitano una dentellatura; le cauline progressivamente più piccole e in alto ridotte a brattee lineari.



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